Il 16 e 17 novembre 2017 il Forum Bressanone ha ospitato la seconda edizione delle Giornate dell’Edilizia Interalpina: al motto “L’acqua come elemento determinante nell’edilizia e nella natura” gli esperti hanno presentato le nuove soluzioni del settore.
Ripidi pendii, terreno roccioso, escursione termica: edificare nelle Alpi rappresenta una grande sfida per l’industria edilizia, ma anche per progettisti e architetti. Per raccogliere informazioni sull’argomento, IBI – Euregio Kompetenzzentrum ha dato vita alle Giornate dell’Edilizia Interalpina.
Esperti dall’area alpina. Dopo il grande successo della prima edizione nel novembre 2016 al Congresspark Igls nel Tirolo settentrionale, quest’anno la conferenza ha avuto luogo in Alto Adige: il 16 e 17 novembre 2017 esperti locali e stranieri hanno illustrato come migliorare l’edilizia alpina con soluzioni interdisciplinari e innovative.
Soluzioni innovative. I temi principali del convegno erano l’aumento dell’efficienza, la sostenibilità e uno sfruttamento più responsabile delle risorse. “I grandi progetti richiedono diverse competenze specialistiche, per questo, al fine di sviluppare nuove soluzioni, raduniamo esponenti preparati dei settori quali progettazione, geologia, metrologia, idrologia e tecnologia dei materiali da costruzione”, fferma Dietmar Thomaseth, presidente di IBI.
Tutto ruota intorno all’acqua. Lo slogan della seconda edizione recita: Acqua – elemento determinante nell’edilizia e in natura. “In questi due giorni abbiamo discusso con esperti dalla Germania, Austria, Svizzera e Italia, tutti gli aspetti legati alla gestione dell’acqua: questo elemento non è soltanto una risorsa incredibilmente importante, ma rappresenta anche una fonte di rischio nelle costruzioni”, spiega Werner Kusstatscher, vicepresidente di IBI. In primo piano ci sono anche le sfide per l’urbanistica, la progettazione di insediamenti e di impianti turistici, nonché per l’edificazione e la gestione di progetti relativi a grandi infrastrutture e dell’edilizia del soprassuolo.
I relatori. Tra i relatori più importanti erano presenti il prof. Robert Galler dell’Università tecnica
montana di Leoben: a Bressanone ha illustrato una migliore gestione dei rischi idrici nella costruzione di gallerie. Hans-Jürgen Leist ha proposto un approccio critico all’argomento: il consulente tedesco, esperto di gestione dell’energia e dell’acqua, ha descritto i preoccupanti effetti collaterali associati a un limitato consumo d’acqua.